2) Quando la farfalla sbatte le ali è come se, viste dall'alto, il loro spessore aumentasse. Un aumento dello spessore significa che aumentano

e

e di conseguenza aumenta la lunghezza d'onda. Ora, io nel compito ho distinto due casi: uno è che l'aumento sia abbastanza piccolo da non far rientrare le

secondarie nel visibile, e poi il caso contrario. In effetti credo sia necessario solo il primo caso. Quindi, se la lunghezza d'onda aumenta, dal giallo che si trova più o meno a metà dello spettro visibile, si passa a lunghezze d'onda più vicine all'infrarosso. Quindi il colore diventa via via più scuro, verso l'arancione/rosso.
3) Qui, al contrario di quanto si poteva pensare (difatti ho sbagliato nel compito), l'interferenza c'è ancora! Si tratta di interferenza completamente distruttiva, quindi l'effetto è trascurabile, ma l'esercizio voleva trarre in inganno. E' distruttiva perché la differenza tra

e

sta solo nella variazione di fase a seguito della riflessione (come spiegato nel primo punto). Bisogna comunque considerare altri effetti come la riflessione diffusa e la semi trasparenza dell'ala, ma sono considerazioni minori rispetto alla precedente. Se avete dubbi: Halliday-ResnicK-Krane pagina 989 figura 41.12.
4) Forse questa risposta non è corretta, quindi prestate attenzione. Io ho supposto che l'effetto fosse il modo in cui gli occhi vedono il colore. Per esempio, se una foglia è verde, non lo è per effetto dell'interferenza. Fin qui tutto bene, il problema viene ora: ho scritto che il colore è dovuto all'interazione delle onde elettromagnetiche con gli elettroni che compongono gli atomi. Le frequenze che vengono riemesse con più intensità sono quelle di risonanza proprie dell'oggetto in questione. Forse si può spiegare anche con i fotoni.
5) Basta avere un dispositivo che si muove di un certo angolo e osserva quello che succede. Se la frequenza cambia si tratta di interferenza.