Fisica: quale università?
Fisica: quale università?
Ciao a tutti, nell'eventualità molto alta che non entrassi alla normale, sto valutando a quale università iscrivermi. Pensavo alla statale di Pisa perché ne parlano bene e perché poi vorrei ritentare alla normale il quarto anno (e lì sarei avvantaggiato). Ma non so se sia la scelta migliore, secondo voi? Tra Pisa e, ad esempio, Padova, voi quale preferireste?
Ciao e grazie
Ciao e grazie
Re: Fisica: quale università?
Chi è che ne parla bene? o_o.domx ha scritto:Pensavo alla statale di Pisa perché ne parlano bene
Scherzi a parte, è difficile confrontare due università diverse. Ci vogliono due studenti che le frequentino più o meno in contemporanea, e che si tengano in contatto.
È anche difficile definire che cosa rende "buona" una università. Secondo me, ad esempio, è importante che gli esami siano seri e difficili, perchè ti costringono ad imparare. Paradossalmente, avere un esame serio è più importante di avere un professore che spiega bene, per me, ma probabilmente in molti non condividono.
A Pisa ti posso dire che circa metà degli esami non sono seri ed i 3/4 dei professori spiegano male (male al punto che io non vado a lezione, se c'è modo di trovare quello che fanno da qualche altra parte). Quindi non siamo messi molto bene.
So un po' di cose sul primo anno dell'università di Parma, e l'impressione che ho avuto è che lì gli esami fossero più facili.
"Per un laser, si passa da temperature positive a temperature negative non passando attraverso 0 K, ma passando attraverso l'infinito!" (cit.)
"Perché dovremmo pagare uno scienziato quando facciamo le migliori scarpe del mondo?" (cit.)
"Perché dovremmo pagare uno scienziato quando facciamo le migliori scarpe del mondo?" (cit.)
Re: Fisica: quale università?
per Parma intendevi Padova?
Comunque sentire questo non mi fa affatto piacere, anche perché a questo punto non saprei dove andare...
Comunque sentire questo non mi fa affatto piacere, anche perché a questo punto non saprei dove andare...
Re: Fisica: quale università?
Per Parma intendevo Parma... Non è famosa ma c'è Fisica anche lì.
"Per un laser, si passa da temperature positive a temperature negative non passando attraverso 0 K, ma passando attraverso l'infinito!" (cit.)
"Perché dovremmo pagare uno scienziato quando facciamo le migliori scarpe del mondo?" (cit.)
"Perché dovremmo pagare uno scienziato quando facciamo le migliori scarpe del mondo?" (cit.)
Re: Fisica: quale università?
uhm, difficile che scelga Parma...Pigkappa ha scritto:Per Parma intendevo Parma... Non è famosa ma c'è Fisica anche lì.
Re: Fisica: quale università?
Io ho finito il secondo anno a Padova e posso dirti qualcosa. L'impressione che ho è che col passare degli anni la qualità dei corsi cali sempre, anno dopo anno.
La maggior parte dei professori di fisica spiegano male, si accontentano all'orale che tu impari più o meno a memoria quello che hanno detto in classe (costringendoti in questo modo a frequentare tra l'altro, dal momento che se all'esame dici le stesse cose in modo diverso non va bene), e non si accertano che tu abbia capito.
In compenso i voti in generale sono un bel pò bassi e la minima media da tenere per fare 110 alla fine è abbastanza alta (più di quello che ho sentito in altre università) ovvero 28,6. Ciò fa si che (in linea teorica, se miri in alto) devi mantenere questa media, e quindi per ogni 28 che per caso prendi devi prendere due 29. E' una roba abbastanza tosta. (Diciamocelo poi, anche abbastanza inutile dato che la laurea triennale conta quasi nulla).
Di conseguenza significa che uscirne con un voto alto, qui, è più difficile che da altre parti. E anche questo è da contare.
Ci sono ovviamente le eccezioni. Il professore di fisica matematica, materia abbastanza fondamentale dal mio punto di vista, ha tenuto un corso splendido, chiarissimo, serio e (ho scoperto dopo) anche abbastanza avanti per i contenuti trattati (rispetto ad corsi simili in altre facoltà), esame difficile ma onesto, si è imparato un sacco.
Come lui quasi tutti i matematici tengono corsi estremamente belli, rigorosi e fatti bene. Con l'esame ci sbatti la testa, ma sicuramente impari molto, capisci le cose e impari a fare. Per i fisici non si può dire altrettanto (almeno quelli che ho conosciuto io finora).
Poi, altra cosa che forse vorresti sapere, è che devi inserire nel tuo piano di studio 4 corsi a scelta, almeno da noi. Questi sono a tua scelta, e possono variare moltissimo da persona a persona. Chi vuole corsi di un certo tipo (quelli che 30e lode senza sforzo) prende storia della fisica e storia dell'astronomia, introduzione (fasulla) ai rivelatori di particelle, chi è masochista prende geometria differenziale mutuato da matematica, o meccanica superiore, o algebra, chi è normale prende termodinamica, fluidodinamica, programmazione a oggetti in c++ o altro. La scelta è davvero tanta, forte anche del fatto che l'ateneo è MOLTO grande e quindi c'è molta scelta.
Ah si, se per caso avessi già in mente una vena sperimentale, i corsi di sperimentazioni di fisica fanno schifo, sono inutili, e sono universalmente visti dagli studenti come voti alti facili per alzare medie scomode. In particolare quello del secondo anno.
La maggior parte dei professori di fisica spiegano male, si accontentano all'orale che tu impari più o meno a memoria quello che hanno detto in classe (costringendoti in questo modo a frequentare tra l'altro, dal momento che se all'esame dici le stesse cose in modo diverso non va bene), e non si accertano che tu abbia capito.
In compenso i voti in generale sono un bel pò bassi e la minima media da tenere per fare 110 alla fine è abbastanza alta (più di quello che ho sentito in altre università) ovvero 28,6. Ciò fa si che (in linea teorica, se miri in alto) devi mantenere questa media, e quindi per ogni 28 che per caso prendi devi prendere due 29. E' una roba abbastanza tosta. (Diciamocelo poi, anche abbastanza inutile dato che la laurea triennale conta quasi nulla).
Di conseguenza significa che uscirne con un voto alto, qui, è più difficile che da altre parti. E anche questo è da contare.
Ci sono ovviamente le eccezioni. Il professore di fisica matematica, materia abbastanza fondamentale dal mio punto di vista, ha tenuto un corso splendido, chiarissimo, serio e (ho scoperto dopo) anche abbastanza avanti per i contenuti trattati (rispetto ad corsi simili in altre facoltà), esame difficile ma onesto, si è imparato un sacco.
Come lui quasi tutti i matematici tengono corsi estremamente belli, rigorosi e fatti bene. Con l'esame ci sbatti la testa, ma sicuramente impari molto, capisci le cose e impari a fare. Per i fisici non si può dire altrettanto (almeno quelli che ho conosciuto io finora).
Poi, altra cosa che forse vorresti sapere, è che devi inserire nel tuo piano di studio 4 corsi a scelta, almeno da noi. Questi sono a tua scelta, e possono variare moltissimo da persona a persona. Chi vuole corsi di un certo tipo (quelli che 30e lode senza sforzo) prende storia della fisica e storia dell'astronomia, introduzione (fasulla) ai rivelatori di particelle, chi è masochista prende geometria differenziale mutuato da matematica, o meccanica superiore, o algebra, chi è normale prende termodinamica, fluidodinamica, programmazione a oggetti in c++ o altro. La scelta è davvero tanta, forte anche del fatto che l'ateneo è MOLTO grande e quindi c'è molta scelta.
Ah si, se per caso avessi già in mente una vena sperimentale, i corsi di sperimentazioni di fisica fanno schifo, sono inutili, e sono universalmente visti dagli studenti come voti alti facili per alzare medie scomode. In particolare quello del secondo anno.
Re: Fisica: quale università?
uff, a questo punto scelgo Pisa, almeno sarà più semplice ritentare il quarto anno in normale se non dovessi farcela tra un mese...
però se mi dite questo di Pisa e Padova, che sono tra le più alte università italiane in classifiche internazionali, mi sembra inutile anche solo cercare altrove...
però se mi dite questo di Pisa e Padova, che sono tra le più alte università italiane in classifiche internazionali, mi sembra inutile anche solo cercare altrove...
Re: Fisica: quale università?
Io, nella tua identica situazione ed indecisione, avevo fatto un ragionamento sui pro ed i contro di essere in un ateneo molto grande contro uno medio piccolo, e avevo scelto così.
A oggi non so se sia stata una buona scelta, e certamente sono abbastanza personalmente insoddisfatto dell'università qui a Padova.
A oggi non so se sia stata una buona scelta, e certamente sono abbastanza personalmente insoddisfatto dell'università qui a Padova.
Re: Fisica: quale università?
anch'io vorrei andare in un ateneo grande, mi sa che Pisa rimane ancora la prima scelta, spero solo di non pentirmene in futuro...Fedecart ha scritto:Io, nella tua identica situazione ed indecisione, avevo fatto un ragionamento sui pro ed i contro di essere in un ateneo molto grande contro uno medio piccolo, e avevo scelto così.
A oggi non so se sia stata una buona scelta, e certamente sono abbastanza personalmente insoddisfatto dell'università qui a Padova.
Re: Fisica: quale università?
E che la sapienza non vale nulla?domx ha scritto:uff, a questo punto scelgo Pisa, almeno sarà più semplice ritentare il quarto anno in normale se non dovessi farcela tra un mese...
però se mi dite questo di Pisa e Padova, che sono tra le più alte università italiane in classifiche internazionali, mi sembra inutile anche solo cercare altrove...