Re: Preparazione Scuole d'eccellenza
Inviato: 12 set 2009, 13:40
D'accordissimo con Pigkappa. Io, per dire, in terza sono stato segato alle crocette e in quarta c'è mancato poco (quinto dell'istituto; ne ammettevano 5 ai regionali ). Un anno e mezzo dopo ero nella squadra IPhO.
Morale della favola: non è che bisogna per forza essere fenomeni nati (beh, c'è qualcuno che spacca già in terza o in quarta, ma sono casi limite ); basta impegnarsi. Se si comincia presto, diciamo in quarta, lo si può fare anche abbastanza tranquillamente. Se si comincia in quinta (come ho fatto io) è già un po' più dura, la scuola è abbastanza pesante di per sé (se si punta a qualcosa di buono per la maturità chiaramente), il tempo è poco e bisogna lavorare quotidianamente. Un bel mazzo.
Quello che consiglio io, a parte ovviamente un sacco di problemi, è studiare l'Halliday (o testo equivalente) per intero, dall'inzio alla fine (saltando magari i primi e gli ultimi capitoli, poco utili per le olimpiadi), facendo un buon numero di esercizi per capitolo. Sapere anche gli argomenti "secondari" aiuta (è una marcia in più rispetto a quelli che hanno fatto solo le cose più standard); avere fatto molti esercizi su ogni argomento aiuta parecchio (nessun problema dovrebbe risultare del tutto "nuovo", sarà tutta roba più o meno già vista). In matematica non saprei perché a Cesenatico ho fatto 10/42 in quarta e 31/42 in quinta senza fare assolutamente nulla (di matematica) nel mezzo; comunque il mese scorso mi sono visto i video dal sito di Gobbino in vista del test SNS (sono un po' pezzent inside anche io ), e mi pare che ci sia grosso modo tutto quello che serve per fare benino anche matematica.
Comunque, come ho già detto da qualche parte, 8 dei 9 fisici che hanno passato gli scritti erano reduci di Senigallia, e in particolare tutti quelli che hanno fatto più di 80/100 erano vincitori (o quasi, come nel caso di Pairo che comunque si è ampiamente riscattato ); e dei primi 12 di quinta a Cesenatico ben 10 hanno passato gli scritti (per matematica, fisica o informatica). Quindi non è necessario fare bene alle olimate/olifis per entrare, ma il nesso che emerge da queste rozze statistiche è evidente. A meno che non sia solo fortuna
Morale della favola: non è che bisogna per forza essere fenomeni nati (beh, c'è qualcuno che spacca già in terza o in quarta, ma sono casi limite ); basta impegnarsi. Se si comincia presto, diciamo in quarta, lo si può fare anche abbastanza tranquillamente. Se si comincia in quinta (come ho fatto io) è già un po' più dura, la scuola è abbastanza pesante di per sé (se si punta a qualcosa di buono per la maturità chiaramente), il tempo è poco e bisogna lavorare quotidianamente. Un bel mazzo.
Quello che consiglio io, a parte ovviamente un sacco di problemi, è studiare l'Halliday (o testo equivalente) per intero, dall'inzio alla fine (saltando magari i primi e gli ultimi capitoli, poco utili per le olimpiadi), facendo un buon numero di esercizi per capitolo. Sapere anche gli argomenti "secondari" aiuta (è una marcia in più rispetto a quelli che hanno fatto solo le cose più standard); avere fatto molti esercizi su ogni argomento aiuta parecchio (nessun problema dovrebbe risultare del tutto "nuovo", sarà tutta roba più o meno già vista). In matematica non saprei perché a Cesenatico ho fatto 10/42 in quarta e 31/42 in quinta senza fare assolutamente nulla (di matematica) nel mezzo; comunque il mese scorso mi sono visto i video dal sito di Gobbino in vista del test SNS (sono un po' pezzent inside anche io ), e mi pare che ci sia grosso modo tutto quello che serve per fare benino anche matematica.
Comunque, come ho già detto da qualche parte, 8 dei 9 fisici che hanno passato gli scritti erano reduci di Senigallia, e in particolare tutti quelli che hanno fatto più di 80/100 erano vincitori (o quasi, come nel caso di Pairo che comunque si è ampiamente riscattato ); e dei primi 12 di quinta a Cesenatico ben 10 hanno passato gli scritti (per matematica, fisica o informatica). Quindi non è necessario fare bene alle olimate/olifis per entrare, ma il nesso che emerge da queste rozze statistiche è evidente. A meno che non sia solo fortuna