Un resistore particolare.

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Stardust
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Re: Un resistore particolare.

Messaggio da Stardust » 16 dic 2009, 22:38

Allora torniamo sul punto c del problema, ricordando le relazioni matematiche individuate finora e prive di incertezze. Innanzi tutto con la conducibilità variabile la resistenza complessiva del resistore risulta essere:
.
Poi abbiamo che il campo elettrico è dato da:
:
Visto che sia la densità di corrente J che la conducibilità sono in funzione del raggio è chiaro che in un modo o nell'altro anche il campo elettrico presenterà una qualche dipendenza dalla distanza r considerata. Ne consegue infatti:

Ricordando che l'intensità di corrente vale ,
che l'area "laterale" di un cilindro è ,
si può riprendere il risultato ottenuto per la resistenza complessiva e scrivere:
.
A questo punto facciamo alcune considerazioni sul flusso elettrico. Essendo il prodotto scalare tra il vettore rappresentante la superficie e il vettore indicante il campo elettrico E, è pacifico che se E si dispone radialmente intorno all'asse di simmetria del resistore, non ci sarà alcun flusso alle sue basi, i cerchi che lo chiudono alle due estremità.
I nostri ragionamenti vanno perciò limitati al flusso che fuoriesce o entra attraverso la superficie laterale del cilindro. Usando la legge di Gauss si ottiene che ad una generica distanza r, il flusso che interessa la corrispondente superficie gaussiana vale:
.
IL termine W è ovviamente il volume ( ) del cilindro di raggio r in questione.
Ora vediamo qual è il valore della carica q per "r" e "r+dr":

e
.
Quindi la differenza tra queste due cariche corrisponde alla carica contenuta nel sottile "involucro" di spessore dr, esterno al generico cilindro di raggio r:
.
Provo a considerare che il volume dW, ovvero lo spazio compreso tra i due cilindri, è pari a
.
Quindi la densità di carica in questo spazio dovrebbe essere:
.
Questa si traduce nell'espressione:

E ora come si dovrebbe proseguire? Mi sembra che ci sono troppi dr in giro nell'equazione qui sopra. Magari bisogna porre da qualche parte?
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Re: Un resistore particolare.

Messaggio da Pigkappa » 16 dic 2009, 23:25

Approssimazione da ricordare sempre:

per , sia per positivi che negativi.
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Re: Un resistore particolare.

Messaggio da Stardust » 17 dic 2009, 14:28

Ok, allora è possibile avere una semplificazione significativa:

da cui
.
Conviene quindi semplificare ulteriormente la parte finale ottenendo:
.
Si può anche notare che la differenza dei quadrati dei raggi nell'equazione sopra si può ricondurre a:
.
Dato che dr è gia infinitesimo, il suo quadrato è praticamente ininfluente ai fini del risultato e si ha:
.
Alla fine si ottiene la seguente formula:
.
Purtroppo non capisco come continuare.
Mi sembra di capire che è necessario trovare una funzione che descriva l'andamento di ne, e quindi mi pare strana la presenza del termine dr, che in genere io uso solo per integrali e differenziali.
Non è un problema? In seguito cosa bisognerebbe fare?
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Re: Un resistore particolare.

Messaggio da Pigkappa » 17 dic 2009, 14:40

Stardust ha scritto:
da cui
.
No! Prova a fare i conti partendo da questo:




Vuoi arrivare ad una espressione del tipo (dove F è una funzione) in modo da poter integrare in .
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Re: Un resistore particolare.

Messaggio da Stardust » 17 dic 2009, 16:26

Allora rifaccio l'approssimazione nel modo consigliato (e senza effetti indesiderati, spero):
.
Da ciò si verifica:
.
Mi auguro che questa sia la formula desiderata per l'integrazione.
Quindi si prosegue:

da cui
,
poi

ed infine
.
Tutto ciò si può sintetizzare in
.
Dico subito che il meno davanti ad una densità mi suona strano, ma forse si può giustificare con il fatto che "e" ha un valore negativo (argomentazione non molto forte, a dir l verità).
Vediamo cosa esce con il controllo dimensionale...
.
Evidentemente c'è qualcosa che non funziona...
E non riesco a trovare l'errore.
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Re: Un resistore particolare.

Messaggio da Pigkappa » 18 dic 2009, 0:44

Dunque, le seguenti cose:

1)Il rapporto tra la carica contenuta tra le due superfici cilindriche a e ed il volume di tale regione di spazio è proprio la densità di carica (che in tale tratto possiamo considerare uniforme, perchè è molto piccolo), per definizione. Quindi non devi scrivere ma proprio .
2)Ti sei perso un al denominatore (e anche questo termine lo devi approssimare opportunamente...) passando dal post delle 13 a quello delle 15.

Dovresti essere a un passo dal risultato ;)
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Re: Un resistore particolare.

Messaggio da Stardust » 18 dic 2009, 14:36

Beh, pure a me sembrava anomalo chiamare dq/dW "d(ne)".
Apportando le correzioni suggerite da Pigkappa si ottiene questa benedetta equazione per la densità di carica.
Quindi riepilogo un attimo tutti gli ultimi passaggi per chiarirmi le idee:
.
Introduco le approssimazioni:

e
,
arrivando alla formula:
.
Fortunatamente il dr scompare (evitando così qualunque integrazione) e si giunge alla vera e propria funzione:
.
Non ci posso credere, (forse) ce l'ho fatta!
A meno di ulteriori errori commessi, non mi spiego il senso fisico del "-" davanti ad una densità.
Dipende forse dal fatto che i portatori di carica sono gli elettroni, notoriamente con carica negativa?
O deriva dal valore assunto dalla differenza di potenziale?
P.S.: Grazie per la pazienza, Pigkappa.
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Re: Un resistore particolare.

Messaggio da Pigkappa » 18 dic 2009, 23:22

Una densità di carica negativa vuol semplicemente dire che ci sono cariche negative (come gli elettroni), niente di particolarmente strano.

Tieni presente che questi conti con i e con approssimazioni di quel tipo (e del tipo , , e simili) si richiede (alle Olimpiadi, dalle provinciali in su, ed ai test di ammissione alle scuole di eccellenza) che gli studenti li sappiano fare con una certa dimestichezza.
P.S.: Grazie per la pazienza, Pigkappa.
no problem :D
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