Ciao!
Ho questo dubbio: per calcolare la variazione di entropia per una generica trasformazione irreversibile (supponiamo non adiabatica) dobbiamo riferirci a una trasformazione reversibile che colleghi gli stessi stati iniziale e finale. Ma possiamo effettivamente dire che la quantità di calore scambiata per una tale trasformazione reversibile sia uguale a quella scambiata nella trasformazione irreversibile di partenza?
calore ed entropia
Re: calore ed entropia
No! Ma questo non inficia il ragionamento.String ha scritto:Ma possiamo effettivamente dire che la quantità di calore scambiata per una tale trasformazione reversibile sia uguale a quella scambiata nella trasformazione irreversibile di partenza?
Il senso è:
1)Non so calcolare la variazione di entropia per una trasformazione irreversibile.
2)Per una trasformazione reversibile, so che è .
3)Lo calcolo con una trasformazione reversibile, e siccome l'entropia è una funzione di stato, il risultato è quello.
"Per un laser, si passa da temperature positive a temperature negative non passando attraverso 0 K, ma passando attraverso l'infinito!" (cit.)
"Perché dovremmo pagare uno scienziato quando facciamo le migliori scarpe del mondo?" (cit.)
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Re: calore ed entropia
Faccio un esempio.
Supponiamo che un corpo scambi calore con un altro corpo secondo una generica legge
Per calcolare la variazione di entropia dobbiamo riferirci ad una trasformazione reversibile e calcolare l'integrale
Nel fare questo poniamo e risolviamo
Ma in generale dipende dal tipo di trasformazione e siccome per il calcolo dell'entropia consideriamo una diversa trasformazione, in particolare reversibile fra gli stessi stati iniziale e finale, perchè poniamo il di questa particolare trasformazione uguale al che abbiamo per la trasformazione irreversibile?
Supponiamo che un corpo scambi calore con un altro corpo secondo una generica legge
Per calcolare la variazione di entropia dobbiamo riferirci ad una trasformazione reversibile e calcolare l'integrale
Nel fare questo poniamo e risolviamo
Ma in generale dipende dal tipo di trasformazione e siccome per il calcolo dell'entropia consideriamo una diversa trasformazione, in particolare reversibile fra gli stessi stati iniziale e finale, perchè poniamo il di questa particolare trasformazione uguale al che abbiamo per la trasformazione irreversibile?
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Re: calore ed entropia
provo a risponderti...anche se stai considerando un processo irreversibile quando trasferisci una quantità elementare di calore e hai un aumento di temperatura in questo caso il processo è reversibile
ad esempio considera un blocco metallico caldo appoggiato ad uno freddo...è un esempio di trasformazione irreversibile perchè non puoi invertirne il verso..se però metti il blocco su una piastra e aumenti la temperatura della piastra di una quantità si trasferisce al blocco...se poi diminuisci la temperatura della stessa quantità una quantità di calore ritorna dal blocco alla piastra e torniamo alle condizioni iniziali...dunque è un processo reversibile
ad esempio considera un blocco metallico caldo appoggiato ad uno freddo...è un esempio di trasformazione irreversibile perchè non puoi invertirne il verso..se però metti il blocco su una piastra e aumenti la temperatura della piastra di una quantità si trasferisce al blocco...se poi diminuisci la temperatura della stessa quantità una quantità di calore ritorna dal blocco alla piastra e torniamo alle condizioni iniziali...dunque è un processo reversibile
Re: calore ed entropia
ok, ma quindi possiamo affermare che esiste sempre un processo reversibile fra gli stessi stati iniziale e finale che avviene con le stesse modalità di scambio di calore della trasformazione irreversibile che si sta considerando?floppino81892 ha scritto:anche se stai considerando un processo irreversibile quando trasferisci una quantità elementare di calore e hai un aumento di temperatura in questo caso il processo è reversibile