Io l'ho risolto con lo stesso procedimento e mi vengono le stesse espressioni per l'accelerazioni, a meno di un errore di battitura (dovrebbero essere
})
per la ruota anteriore e
})
per quella posteriore, altrimenti non ti tornano le unità di misura).
Però secondo me c'è un caso che non hai considerato: mentre per la ruota posteriore al crescere della forza frenante diminuisce la forza d'attrito statico massima possibile, e dunque prima o poi si uguaglieranno, per la ruota anteriore crescono entrambe, quindi non è detto che riescano ad uguagliarsi, perché può darsi che si uguaglino per un valore della reazione normale che non è permesso dal problema. Infatti se dal sistema che hai scritto ricavi, oltre ad

, anche

, ottieni:

, e questa reazione deve essere per forza maggiore o uguale di zero, altrimenti, se non lo è, vuol dire che la ruota si è staccata dal suolo e la bicicletta sta impennando in avanti. Imponendo questa condizione, si ha:

Quindi se il coefficiente d'attrito verifica questa condizione la decelerazione massima è data dall'espressione che hai trovato tu, altrimenti se

, prima che la forza frenante possa eguagliare il valore massimo che le è permesso,

, la reazione

si annulla, e dunque la decelerazione massima possibile sarà proprio quella il cui corrispondente valore della forza frenante farà annullare

, ovvero renderà

uguale a

. Uguagliando i momenti si ottiene:

.
Comunque secondo me dovendo fare questo problema ad un esame andrebbero spiegate le conseguenze di alcune assunzioni: il problema dice che massa e momento di inerzia delle ruote sono trascurabili, ed è proprio questa assunzione che permette di dire che che la forza frenante (attrito statico) agisce solo sulla ruota con la quale si frena: anche l'altra ruota ha una decelerazione angolare, ma poiché il suo momento di inerzia è nullo, anche il momento delle forze rispetto al suo centro deve essere nullo, motivo per cui l'attrito statico agente sulla ruota è nullo; non sarebbe così per una ruota con momento di inerzia diverso da zero. La ruota con cui non si frena ha anche una decelerazione, ma poiché la sua massa è nulla, la forza agente su di essa è nulla, e dunque l'unica forza frenante sul telaio è quella di contatto con il mozzo della ruota con cui si frena, che, per lo stesso ragionamento della massa nulla, deve essere uguale alla forza d'attrito statico agente su questa ruota.