312. Condensatore piano con dielettrico solido

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Higgs
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312. Condensatore piano con dielettrico solido

Messaggio da Higgs » 24 lug 2023, 17:24

Un condensatore piano ha le armature quadrate di lato L separate da una distanza d<<L. Una piastra di dielettrico di dimensioni di costante dielettrica può essere inserita ed essere fatta scorrere fra le armature. Sia x<L il tratto inserito di dimensioni quindi . Le armature del condensatore sono connesse ad una batteria di ddp V e successivamente disconnesse dalla medesima.
a) Trovare la forza agente sulla piastra di dielettrico determinandone esplicitamente la direzione e il verso attraverso la corretta motivazione qualitativa
b) Trovare la stessa forza nell'ipotesi che le armature non vengano disconnesse dalla batteria.

Hint: partire dall'energia potenziale del condensatore in funzione di x poi la forza....

Tarapìa Tapioco
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Re: 312. Condensatore piano con dielettrico solido

Messaggio da Tarapìa Tapioco » 31 lug 2023, 11:02

Salve. Premetto di essere nuovo all'interno di questo Forum (ho effettuato l'iscrizione soltanto nel pomeriggio di ieri), pertanto non so bene come funzionino qui i meccanismi. Mi sono imbattuto, alcune ore fa, nella risoluzione di tale problema, essendo l'ultimo in termini di pubblicazione; e, dal momento che non vedo alcuna risposta a questo interessante caso teorico, decido di pubblicarne una mia ipotesi di risoluzione.

Il caso da esaminare è quello relativo alla presenza di una forza di risucchio del condensatore, in grado di succhiare al suo interno la lastra di dielettrico.
Si studi quindi la condizione, come nel testo, per cui il dielettrico si trova in parte fuori, in parte dentro al condensatore; e si supponga, inoltre, che la lastra riempia tutto lo spazio tra le armature. Benché le cariche di polarizzazione non compaiano nei termini della capacità di un condensatore con dielettrico, esse possiedono una propria specifica importanza: le cariche di polarizzazione indotte nel dielettrico vengono attratte dalle cariche libere allocate sull'armatura positiva; allo stesso modo, le cariche di polarizzazione indotte nel dielettrico vengono attratte dalle cariche libere allocate sull'armatura negativa. In totale è quindi presente una forza che tende a portare il dielettrico dentro la struttura del condensatore. Si scelga l'asse , positivo verso l'alto o verso destra (a seconda di come sia posizionato il condensatore), come sistema di riferimento per determinare le varie posizioni. Il dielettrico risulta inserito di un tratto , che indica dunque il grado di inserzione della piastra dentro il condensatore. Indicata con la lunghezza delle armature (ossia il lato dei piatti piani e paralleli di forma quadrata che compongono il condensatore), la parte ancora vuota che non viene riempita dal dielettrico è pari a . Si prenda in considerazione anche l'altra dimensione dell'armatura, lo spessore, che si indicherà con la lettera : in tal modo, la superficie delle armature risulta . La struttura è analoga al caso di due capacità in parallelo: la configurazione in esame è assimilabile a quella di due condensatori quasi avulsi; uno, riempito pienamente di dielettrico, avente capacità , l'altro, nel vuoto, avente capacità . Dunque: è la capacità della porzione di condensatore contenente dielettrico, è la capacità della porzione di condensatore nel vuoto. La capacità di una configurazione in parallelo è data dalla somma delle singole capacità dei condensatori collegati in tale situazione. Pertanto:
.
In particolare:
, dove ; , dove . Sarà utile ricordare che è la costante dielettrica nel vuoto.
Dunque, si ha:
; .

Effettuando i calcoli:

Quindi:

Com'è possibile notare dalla formula, l'inserimento di porta, in positivo, ad un aumento della capacità: la capacità aumenta all'aumentare di ; pertanto, più il dielettrico è inserito, maggiore è la capacità del condensatore. Infatti:
1) se , allora . Se la lastra è completamente fuori (), allora si ritrova la capacità di un condensatore vuoto.
2) se , allora = . Se la lastra è pienamente dentro il condensatore (), allora si ritrova la capacità di un condensatore pieno.

Poiché le armature aventi lunghezza hanno forma quadrata (quindi, tutte le dimensioni hanno pari lunghezza), allora: . Sostituendo in (1), si ha:
, da cui:



Si noti che , ovvero la capacità del condensatore all'inizio, quando non è ancora stato inserito alcun dielettrico di costante e il condensatore è assimilabile a una configurazione vuota ( ), vale: , con per le considerazioni precedenti. Sostituendo:
. Pertanto, è possibile scrivere la come:



a) Supponendo di staccare il condensatore dal generatore di tensione, dopo che il primo si è caricato e ha raggiunto una d.d.p. pari a quella generata dalla batteria (), e dopo che si è raggiunta una situazione di regime per cui non passa più corrente, il bipolo, rimanendo in circuito aperto senza che venga modificata alcuna delle sue parti, farà sì che la tensione ai capi del condensatore non vari () e, soprattutto, che il condensatore mantenga la sua carica . Con l'inserimento del dielettrico all'interno del condensatore, a causa dell'immersione di quest'ultimo in un solido con costante dielettrica relativa , la capacità aumenterà, facendo diminuire la tensione finale . Poiché la carica si conserva:
, con carica iniziale pari a , e carica finale pari a .
Si avrà pertanto, assumendo la carica costante, in funzione dei parametri forniti:
, relazione che sarà utile successivamente.

Si vuole esprimere la forza di risucchio del condensatore come:

, dove è il gradiente di

La presenza di un'energia potenziale elettrica è dovuta alle cariche opposte, affacciate a distanza , presenti sul condensatore. Per calcolare tale energia immagazzinata si supponga di partire da un condensatore sul quale sia già presente una certa carica sull'armatura positiva e una su quella negativa, e di continuare il processo di carica. Sul condensatore si è già portata la carica , quindi si continui a caricarlo trasportando la carica infinitesima positiva, dall'armatura negativa a quella positiva. Per effettuare ciò si deve compiere un lavoro esterno contro le forze del campo: di certo non avverrà mai, in modo spontaneo, il passaggio di una carica positiva da una distribuzione negativa verso una positiva. Il lavoro elementare per lo spostamento di è: , con tensione iniziale e tensione finale; si ricordi che la capacità è il rapporto tra carica allocata e differenza di potenziale tra le due armature: . Da quest'ultima è possibile ricavare la differenza di potenziale: , che si andrà a sostituire nell'espressione di , da cui: . Per ottenere il lavoro totale compiuto dalla piastra, che in termini differenziali corrisponde anche all'energia elettrostatica immagazzinata sul condensatore cambiata di segno, si deve integrare l'espressione precedente tra gli estremi , carica iniziale, e , carica finale trasportata. Per cui:
. Dal momento che è funzione della posizione :


La carica non è funzione della posizione del dielettrico: infatti, inserendo di più o di meno il dielettrico, la carica non cambia (dal momento che essa è libera); al più, ciò che può variare è la sua distribuzione eventuale . Pertanto, è solo la capacità al denominatore, a poter variare con il grado d'inserzione: dal momento che aumenta linearmente (con prima potenza di ) con il grado d'inserzione, al denominatore di si avrà un aumento di capacità lineare con . Si ricordi che la naturale tendenza, in presenza di un'energia potenziale, è quella che porta a diminuire il più possibile - fino a minimizzarla - tale energia.
Pertanto, la forza nel condensatore nasce nella direzione che porta alla diminuzione e alla minimizzazione dell'energia potenziale elettrica, quindi attira il dielettrico nella sua struttura: più la lastra di dielettrico penetra nel condensatore, più aumenta la capacità e diminuisce l'energia potenziale. Inoltre, bisogna notare che la forza di risucchio nasce solo nella direzione : anche se il dielettrico non riempie tutto lo spazio e può essere inserito variabilmente sul fondo o in alto, la capacità non cambia, dunque non varia nemmeno l'energia potenziale ; se non vi sono variazioni di energia lungo tali direzioni, non si svilupperanno componenti di forza o . La forza è diretta soltanto lungo l'asse perché proprio in tale direzione vi è una variazione di energia potenziale, che diminuisce come un'iperbole equilatera andando a 0 come nell'intervallo : dal momento che la forzavaria solo lungo , si può utilizzare la derivata totale (e non quella parziale) per esprimere il gradiente . Pertanto:
. Poiché la batteria è stata scollegata, il lavoro da essa compiuto è pari a . Dunque, dal momento che il contributo di lavoro della batteria è dato dalla somma del contributo di lavoro della piastra e dell'elemento di energia del condensatore, si ha:
. Con , il lavoro compiuto dalla piastra sarà:

. Dato ciò, si ha:



Si calcoli , ossia la derivata di :
() Sostituendo:


Sostituendo le espressioni di e in , si ha:
.
Sostituendo l'espressione di in , si ha:
. Semplificando :

, che è l'espressione finale di nel caso a).

Confermata anche l'analisi dimensionale:
, unità di misura della forza.

Com'è possibile notare, la forza di risucchio del condensatore è positiva, infatti è attrattiva. Si noti che, per , quando il dielettrico è completamente inserito, dovrebbe annullarsi, pertanto ci si aspetta che . Invece:

Dunque, ciò che ci si auspicava non è avvenuto: ciò deriva dall'aver trascurato tutti gli effetti di bordo del condensatore.

b) Nell'ipotesi che le armature non vengano sconnesse dalla batteria, quest'ultima manterrà costante la differenza di potenziale ai capi del condensatore: si avrà quindi un processo a potenziale costante: .
L'espressione della capacità è analoga a quella calcolata nel punto precedente, in corrispondenza di : , con .
Questa volta, però, dal momento che è la tensione ad essere costante, si esprimerà l'energia elettrostatica in funzione non della carica , bensì della ddp . Sfruttando la relazione , e sostituendola nell'espressione di calcolata nel punto precedente in corrispondenza di , si ha:
. Il contributo differenziale di energia immagazzinata è dunque: .
La batteria compie un lavoro , dove , pertanto: .
Poiché il contributo di lavoro della batteria è dato dalla somma del contributo di lavoro della piastra e dell'elemento di energia del condensatore, si ha:
. Sostituendo e , si ha:


Analogamente al caso precedente, si ha:

, ma stavolta, cambiando , cambierà anche :



, ossia la derivata di , è uguale a quella del caso precedente (cfr. ()):

, con .

Sostituendo nella precedente relazione:

. Semplificando , si ottiene:

, che è l'espressione finale di nel caso b).
Ultima modifica di Tarapìa Tapioco il 18 ott 2023, 16:44, modificato 6 volte in totale.

Higgs
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Re: 312. Condensatore piano con dielettrico solido

Messaggio da Higgs » 31 lug 2023, 18:04

Hai fatto un lavoro quasi corretto ma farraginoso e poco comprensibile tipo l'inclusione del b e poi la scoperta che si trattava di L. Ho impiegato molto per seguirti. Indubbiamente hai compreso il problema del risucchio del dielettrico dentro il condensatore ma lo stesso uso della costante dielettrica relativa al pari di b poteva essere evitato usando semplicemente Ti invito ad usare un'espressione molto più sintetica per essere meglio compreso.
Veniamo al sodo dei risultati. La capacità del parallelo C(x) sembra corretta. Invece nel caso a) la forza che poi non ti dipende da x non sembra giusta rispetto alla soluzione ufficiale: fra l'altro in questo caso va espressa in funzione di Q e non di V(come richiede il testo perché si disconnette dall'alimentatore). Invece, dulcis in fundo, risulta corretta l'espressione di F quando si mantiene la connessione con la batteria. :D
Dato che sei nuovo i problemi numerati fanno parte della cosiddetta staffetta. Chi risolve il problema, e tu ci sei vicino, propone il 313. Un ultimo sforzo anche sintetico ! :D

Tarapìa Tapioco
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Re: 312. Condensatore piano con dielettrico solido

Messaggio da Tarapìa Tapioco » 1 ago 2023, 0:21

Buonasera. Mi scuso per l'eccessiva prolissità della mia risoluzione, senz'altro voluta - a mia discolpa - per cercare di effettuare ogni singolo passaggio, allo scopo di far comprendere come da un caso più generale sia pervenuto ad un problema teorico più particolare: avrei certamente evitato l'inclusione della dimensione , uguale a , ma nello svolgimento ho pensato di inserire tutto il procedimento, che sarebbe poi possibile astrarre e cercare di applicare anche ad altri casi (non necessariamente a quello di un condensatore avente armature quadrate di lato ). Mi dispiace, tuttavia, se sono risultato poco chiaro: cercherò, le prossime volte, di stendere risoluzioni più sintetiche, omettendo di trascrivere qualche passaggio (che magari ho scritto su cartaceo) e di tappezzare il testo di dettagli superflui che potrebbero fuorviare o appesantire il lettore.
Quanto al corpo vero e proprio del testo, non riesco a fare luce su alcune tue asserzioni:
1) Non mi è chiaro il motivo per cui la forza elettrica di risucchio non debba dipendere da : come spiegato nel messaggio precedente, quando un condensatore piano - inizialmente privo di dielettrico - venga caricato da una batteria che viene successivamente scollegata, a rimanere costante è la carica sulle piastre del condensatore; una lastra di dielettrico che si inserisce esattamente nello spazio tra le piastre viene risucchiata, pertanto, con una forza non costante che dipende dalla lunghezza della porzione di lastra già entrata fra le armature (non è specificata, nel testo da te riportato, la specifica quantità di dielettrico inserita all'interno dello spazio tra le due piastre del condensatore, pertanto - mio modestissimo parere, passibile di errore - non vedo come sia possibile scrivere senza esplicitarla in termini di ).
2) Ritengo assolutamente lecito esprimere la forza in funzione della carica (essendo quest'ultima costante a causa della disconnessione della batteria dal condensatore, che diventa isolato), tuttavia ho ritenuto più opportuno esprimerla in funzione di (la tensione iniziale) esclusivamente al fine di scrivere l'espressione analitica secondo i dati messi a disposizione dal testo, tra i quali figura ma non .
Poiché, dopo aver ricontrollato la modellizzazione della situazione fisica e i calcoli da me effettuati, non riesco a pervenire ad un ragionamento che porti a non far dipendere da , tento almeno di riscrivere in funzione di :

.

Poiché , allora sarà:

.

Sostituendo nella precedente relazione:
, che diventa:

. Semplificando:

.

Ho ricontrollato i calcoli moltissime volte, sono tutti corretti. Un mio eventuale errore sarebbe sicuramente dovuto a una mancata comprensione del modello fisico. Mi pare di capire, però, che il bello di questo Forum risieda anche in questa problematicità dell'approccio. Attendo risposte delucidative.
Ultima modifica di Tarapìa Tapioco il 20 ago 2023, 15:25, modificato 3 volte in totale.

Higgs
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Re: 312. Condensatore piano con dielettrico solido

Messaggio da Higgs » 1 ago 2023, 11:51

1. Non ti è chiaro perché non debba dipendere da x; nemmeno a me, infatti come poi hai concluso in 2., dipende da x. Era nella tua formulazione originaria in cui la presenza di V al posto di Q provocava l'assenza di x .
2. Il risultato ora mi pare corretto, a te la staffetta per il 313 :D :D (Mi auguro che il tuo testo sia molto più sintetico della tua soluzione ahahah...)

Tarapìa Tapioco
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Re: 312. Condensatore piano con dielettrico solido

Messaggio da Tarapìa Tapioco » 1 ago 2023, 12:05

Grazie per la risposta, tuttavia faccio notare come nella mia formulazione originaria la presenza di al posto di non provocasse l'assenza di . Infatti, nel precedente messaggio ero pervenuto al risultato: , che - come puoi vedere - è dipendente da . Sebbene il risultato sia corretto, vorrei chiarito questo punto (anche per vedere dove eventualmente io sbagli). Grazie per la pazienza, cercherò di pubblicare un testo più sintetico :D.

Higgs
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Re: 312. Condensatore piano con dielettrico solido

Messaggio da Higgs » 1 ago 2023, 17:38

Mi dispiace ma appunto nel precedente messaggio nella formula finale relativa ad a) io continuo a vedere nell'ultima equazione relativa a la presenza di V ma non di x. Forse ti riferisci al tuo secondo messaggio? Comunque la cosa non ha importanza e non merita perdita del nostro tempo... :D

Tarapìa Tapioco
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Re: 312. Condensatore piano con dielettrico solido

Messaggio da Tarapìa Tapioco » 1 ago 2023, 17:46

Non so che dire, io ho copiato in LaTex la formula finale di relativa ad a) in funzione di sia nel mio primo che nel mio ultimo messaggio, e al denominatore io posso riscontrare la (non so come tu non la veda, forse è a caratteri piccoli). Comunque sia, mi accingo a pubblicare il testo del problema 313.

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