Ho chiesto un pò in giro ed ho letto un pò di info, provo a tenere anche questo post aggiornato per eventuali curiosi:
In primis mi sono imbattuto in questo:
https://arxiv.org/pdf/1601.02897.pdf
sembrava promettente, mi sembra escluda del tutto che sia possibile la vita con un buco nero di poche masse solari, ma non esclude che sia possibile attorno ad un buco nero rotante di milioni di masse solari.Io sono solo riuscito a capire che tramite lo slittamento verso il blu dovuto alla radiazione di fondo (CMB) nelle vicinanze di un buco nero simile, si avrebbe abbastanza calore da permettere teoricamente la vita. La cosa sarebbe possibile tramite una qualche interazione fra la CMB e la radiazione riemessa verso il BN che rilascerebbe particelle con un gradi di entropia maggiore rispetto a quelle in arrivo (credo sia necessario per l'evoluzione giusto?). Una descrizione più tecnica del fenomeno credo direbbe così: "sfruttare gli effetti di dilatazione temporale presso un BN per ricavare energia dalla radiazione di fondo sfruttando il delta di entropia tra la radiazione di fondo e la radiazione riemessa verso il BN."
Così ho cercato ancora, finendo per trovare questo:
https://arxiv.org/pdf/1910.00940.pdf
Qui sembrano calcolare la zona abitabile intorno ad un buco nero supermassiccio, basandosi sul fatto che micronde di background dell'universo switcheranno verso il blu nei pressi del buco nero, generando il calore necessario. Il problema però sembra che per generare il calore necessario alla zona abitabile (che sarebbe all'interno dell'ergosfera peraltro se ho ben capito) lo spettro scivoli nell'UV e quindi forme di vita complesse sarebbe impossibile trovarle (credo anche i microbi vengano uccidi dagli UV.
Avevo quasi rinunciato, quando infine ho trovato questo:
https://arxiv.org/pdf/1705.07688.pdf
Sembra che attorno alle pulsar sia possibile avere superterre con abbastanza calore, e radiazioni che non comprometterebbero la vita, questo perchè queste superterre potrebbero avere atmosfere estremamente dense e quindi schermare eventuali abitanti dai raggi x delle pulsar, producendo anche il calore necessario con questi. Ciò che mi chiedevo a questo punto è se non è pensabile che il disco di accrescimento di un buco nero supermassiccio svolga lo stesso lavoro e che essendoci un'atmosfera come quella descritta per alcune delle superterre questa possa schermare dai raggi x del disco di accrescimento e produrre abbastanza calore (Perchè in questo modo non ci sarebbe più bisogno della zona abitabile presente solo nello spettro UV, ma potrebbe tranquillamente orbitare in zone dove lo switch è meno intenso, anche se più fredde il calore sarebbe comunque dato dal disco di accrescimento con i raggi x che l'atmosfera superdensa del pianeta dovrebbe tramutare in calore), purtroppo non ho ancora trovato una risposta.
Un altro possibile scenario che mi è venuto in mente è invece in un sistema di 2 soli gemelli con un buco nero < 10M.
Qui mi pare di capire che i problemi deriverebbero da diversi fattori:
1) Il pianeta dovrebbe essere ad una certa distanza dal buco nero (ben > roche limit probabilmente)
2) Le radiazioni dal disco di accrescimento (questo forse è un falso problema: visto che abbiamo due soli, non ci serve l'energia del disco di accrescimento, possiamo ipotizzare non ci sia. In caso ci fosse comunque, un pianeta come quello che andrò a descrivere potrebbe essere bloccato dalle forze di marea e quindi potrebbe avere almeno un emisfero abitabile)
3) La distanza fra il pianeta e le stelle non può variare troppo
4) Avere abbastanza luce
5) Un orbita stabile
Per quanto riguarda la 1, pensavo appunto ad un buco nero < 10M perchè leggevo che considerando un corpo centrale di 10 M ed un satellite della densità di 5000 kg/m^3 (come la Terra), il limite di Roche dovrebbe essere lo 0,8% di 1 AU, che sembra sufficientemente piccolo, però mi chiedo se non possano esserci problemi con l'atmosfera vista la densità della Terra (sarebbe meglio se il pianeta fosse più grande immagino o che comunque avesse un'atmosfera più densa).
Per quanto riguarda 2, come dicevo credo sia il problema minore, ma in ogni caso non sono riuscito a calcolare in che tempi questo pianeta sarebbe eventualmente bloccato dalle forze di marea.
3, 4 e 5 mi fanno pensare che il pianeta debba essere più vicino al buco nero che alle 2 stelle, nel senso che, per avere un'orbita abbastanza stabile, mi figuravo il pianeta orbitante al centro della massa del sistema (che se ho fatto bene i calcoli sarebbe a 0.32 AU dal BN e 1.28 AU dai soli, se questi distassero 1.6 AU dal BN ed il BN fosse di 8 M, o 0.27 AU dal BN con un BN di 10 M e stessa distanza fra soli e BN, ho però considerato la distanza fra i due soli trascurabile. considerandoli come 2 M nello stesso punto, ma non credo sia corretto, per quanto possano essere vicini non credo sia nemmeno un'approssimazione decente, però mi pare di capire che sarebbe in ogni molto distante dal limite di Roche, il che è un bene), in questo modo pensavo che il pianeta avrebbe (in linea di massima) sempre le stesse forze che agiscono nello stesso momento e potrebbe avere un'orbita sufficientemente stabile, il che ovviamente non credo sia così sicuro, ma non saprei come calcolare un'orbita "safe". Inoltre, se il pianeta fosse bloccato, immagino ci sarebbero eventi "stagionali" sull'unico emisfero utile alla vita in quanto ci sarebbe un'effettivo avvicinamento ed allontamento periodico dai due soli.
In ogni caso, mi sembra di capire che si dovrebbero comunque escludere effetti relativistici in ognuno di questi scenari.
Sperando di non aver scritto troppe sciocchezze, saluto tutti e ringrazio come al solito chiunque vorrà intervenire.
PS Ho anche provato a vedere se capivo come calcolare il tempo necessario ad un corpo per essere bloccato dalle forze di marea, ma poi mi sono imbattuto in questo ed ho deciso che forse era il caso di fermarmi
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https://en.wikipedia.org/wiki/Tidal_locking#Timescale