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161. Urto reale
Inviato: 7 ago 2018, 9:09
da .Ruben.
Un cubo che striscia su un piano orizzontale senza attrito urta un muro verticale parallelo ad una delle sue facce.
Il coefficiente di attrito tra muro e cubo è
e l'angolo tra il muro e la velocitâ
del cubo è
.
Quanto vale
dopo l'urto?
Re: 161. Urto reale
Inviato: 7 ago 2018, 10:21
da nicarepo
Può essere
?
Re: 161. Urto reale
Inviato: 7 ago 2018, 11:19
da Dudin
A me esce
Re: 161. Urto reale
Inviato: 7 ago 2018, 11:50
da nicarepo
Si, ho fatto un errore di calcolo, comunque credo che il ragionamento comune sia il seguente: dato che lungo
non agiscono forze dissipative, l'urto si può considerare elastico, quindi:
dove
è la reazione vincolare.
La forza d'attrito è definita come:
ed è diretta nel verso opposto della velocità lungo
. Questa forza fa variare la quantità di moto:
sostituendo
si ottiene:
da cui
Re: 161. Urto reale
Inviato: 7 ago 2018, 11:53
da lance00
stessa formula che ho trovato io.. solo che non funziona per
in quanto il blocco non striscia durante l'intervallo di tempo in cui la normale fa sì che inverta il suo moto lungo y
Re: 161. Urto reale
Inviato: 7 ago 2018, 11:56
da lance00
E comunque sembra troppo facile per essere un problema di Ruben.. probabilmente sbagliamo qualcosa
Re: 161. Urto reale
Inviato: 7 ago 2018, 14:38
da Aleksej99
Andrebbe notato un po' meglio cosa succede nel caso, usando la notazione di nicarepo,
ricordandosi che si ha a che fare con l'attrito... Almeno credo
Re: 161. Urto reale
Inviato: 8 ago 2018, 1:02
da .Ruben.
Allora, detto
il nuovo angolo, è vero (cit. Nicarepo) che (se la veloxitá del cubo nella componente parallela al muro non si annulla durante l'urto: ipotesi importante):
. Provate a continuare, ragionando
da fisici, ripensando daccapo alle soluzioni date con un piglio più realistico.
Re: 161. Urto reale
Inviato: 8 ago 2018, 1:02
da .Ruben.
Aleksej99 comunque è avanti...
Re: 161. Urto reale
Inviato: 8 ago 2018, 8:54
da lance00
direi che se
allora l'angolo è
altrimenti è
. Infatti nel secondo caso l'urto dura di più del tempo necessario affinchè la velocità parallela al muro diventi 0 e quindi ad un certo punto la velocità parallela è 0 mentre c'è ancora una forza impulsiva che causa l'inversione del moto lungo la perpendicolare