Immaginavo che ci fosse un modo carino per sbrogliarlo... ma se non ti vengono idee è meglio abbandonare certi problemispn ha scritto:Per il primo penso che l'idea chiave era quella di considerare un sistema di riferimento solidale col piano inclinato, piuttosto che con il terreno, in questo modo i calcoli si semplificavano parecchio. Naturalmente il tempo fra un rimbalzo è quello dopo e costante, e la cosa bella è che è uguale a quello della pallina lanciata verticalmente con . Inoltre un'altra cosa interessante era che alla fine non dipendeva dall'angolo.
Io sul secondo ho supposto le molecole sferiche e calcolato il raggio e poi l'ho confrontato con lo spessore dello strato verificando che era circa 20 volte più grande, quindi per forza doveva avere una base piccina, indi per cui le molecole erano verticali.
Bonus: per chi si intendesse di chimica si poteva citare il fatto che il palmitato dissociandosi ha una "coda" polare e una "testa" apolare e per questo si comporta da tensioattivo, riducendo la tensione superficiale dell'acqua grazie alla disposizione "a cavallo" delle sue molecole che creano così un ponte elettrico