Una mano con i collegamenti?!

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Fedecart
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Una mano con i collegamenti?!

Messaggio da Fedecart » 7 mag 2009, 17:52

Ciao ragazzi!
Per il colloquio dell'esame di maturità pensavo di portare il secondo principio della termodinamica, che da sempre è stato l'argomento di fisica che più mi ha affascinato... Il problema sono i collegamenti con le altre materie, perchè più di Verga in italiano, e magari Schopenhauer in filosofia non saprei a che pensare! Mi dareste una mano?
E' possibile anche estremizzare il concetto dell'entropia e parlare della morte entropica, se l'idea è più "collegabile"...
Grazieeee

Pigkappa
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Re: Una mano con i collegamenti?!

Messaggio da Pigkappa » 7 mag 2009, 20:33

Secondo me dovresti chiedere ai tuoi prof quante materie devi collegare. Io avevo fatto una tesina che era soltanto di fisica, e nessuno si è lamentato. Trattare 2 o 3 materie potrebbe essere più che sufficiente.
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Fedecart
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Re: Una mano con i collegamenti?!

Messaggio da Fedecart » 7 mag 2009, 23:03

Il problema è che i miei professori non riescono mai a mettersi d'accordo... Nel senso quella di fisica (che tanto non ci sarà perchè esterna) mi dice "falla su ciò che ti piace di più, fosse anche una sola materia", e quella di inglese "devi collegare il più possibile"...

Alex90
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Re: Una mano con i collegamenti?!

Messaggio da Alex90 » 10 mag 2009, 19:56

Visto che la questione o meglio il problema riguarda anche me molto da vicino dico la mia...mi trovo nella stessa situazione di Fedecart (scientifico e prof di matematica esterno...).

Per quanto io, come penso molti olimpionici, prefisca incentrare la mia tesina sulla fisica e sulla matematica tralasciando le altre materie, mi rendo anche conto che rischia di essere controproducente...i prof interni sono di italiano e inglese sicuramente...il terzo dipende...in ogni caso loro non lo apprezzerebbero, gli esterni sono un'incognita, perciò se venisse qualcuno non troppo "preparato" o interessato alla materia, si rischia che anche lui/lei non trovi la tesina interessante...

In ogni caso all'orale di matematica e fisica non credo che molti avranno problemi...almeno io se sono preoccupato per una materia, quella è italiano...quindi io consiglio una brutta multimateria ma più utile per l'orale :D

Pigkappa
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Re: Una mano con i collegamenti?!

Messaggio da Pigkappa » 10 mag 2009, 20:43

Alex90 ha scritto:i prof interni sono di italiano e inglese sicuramente...il terzo dipende...in ogni caso loro non lo apprezzerebbero
Mah, non so... Io l'ho fatto soltanto di fisica. La prof di lettere (esterna), quello di inglese (interno), quella di ginnastica (interna) e quello di scienze (esterno) semplicemente, quando hanno visto di cosa si parlava, hanno smesso di ascoltare. Ma non si sono arrabbiati per questo, e non è mi han fatto domande più difficili nè mi hanno abbassato il voto.
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Alex90
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Re: Una mano con i collegamenti?!

Messaggio da Alex90 » 10 mag 2009, 20:56

Io però lettere ce l'ho interna e matematica esterna...e la prof di lettere non è molto entusiasta di queste cose scientifiche...poi non so com'è per gli altri :)

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Re: Una mano con i collegamenti?!

Messaggio da Fedecart » 13 mag 2009, 19:53

Alla fine ho rinunciato... Il disordine non si collega a nulla, e almeno da me è quasi un obbligo farla mutidisciplinare... Quindi ho optato per il concetto di tempo, e la incentro sula relatività ristretta, dalla quale poi ci sono comunque molti collegamenti bellini

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Re: Una mano con i collegamenti?!

Messaggio da gigi » 14 mag 2009, 22:49

Fedecart ha scritto:Alla fine ho rinunciato... Il disordine non si collega a nulla, e almeno da me è quasi un obbligo farla mutidisciplinare... Quindi ho optato per il concetto di tempo, e la incentro sula relatività ristretta, dalla quale poi ci sono comunque molti collegamenti bellini
Fermo restando che sul tempo puoi effettivamente sbizzarrirti sui collegamenti, sicuro sicuro che il disordine non si collega a nulla?


Luigi Pirandello, I vecchi e i giovani
in Pirandello, tutti i romanzi
Mondadori - Meridiani 1973

Ne I vecchi e i giovani Luigi Pirandello sembra voler dimostrare che il caos predomina sui progetti, nobili e meno nobili, e sulle aspirazioni, leggittime o inconfessabili, di tutti. Nel microcosmo della famiglia come nel macrocosmo della politica; negli ambienti dell'aristocrazia come in quelli della borghesia e della plebe, persino (caos=pazzia) a livello della fisiologia e dei sentimenti.

Unico ordine, unico “disegno” che possiede una possibilità di concretizzarsi è uno stato di disordine incontrollabile in cui gli spiriti, per quanto nobili, vengono trascinati nella polvere, i migliori propositi sortiscono esiti devastanti e i desideri più innocenti e puri sfociano nella follia.

Scritto nel 1899, all'indomani dello scandalo della Banca Romana (1893) – un esempio di malgoverno che non cessa di riproporsi ciclicamente, pure in mutevoli forme e molteplici varianti, a fasi alterne nella storia della Repubblica Italiana (vedi l'articolo Diritti del risparmio, percezione del rischio e dimensione della frode) – sei anni dopo il drammatico epilogo dei Fasci siciliani, I vecchi e i giovani si sviluppa intorno ad alcuni episodi che appartengono alla biografia e al periodo di Luigi Pirandello: la crisi mineraria zolfara, la malattia della moglie, l'impatto con la vita e la mondanità romana, i moti che sfociarono nella repressione e nel sangue.
Il «romanzo della Sicilia dopo il 1870, amarissimo e popoloso romanzo, ov'è racchiuso il dramma della mia generazione» (Pirandello), è un romanzo «accorato», «l'opera più vasta e complessa di Luigi Pirandello» (Spinazzola), «dove l'identità unificante del passato è opposta alla politica, categoria negativa del presente» (Guglielmetti-Joli). Pubblicato dapprima nel 1909 sulla «Rassegna contemporanea» e quindi nel 1913 dall'editore Treves, I vecchi e i giovani sfugge a una facile collocazione nella produzione pirandelliana, «fatta di pièces l'una legata all'altra, in vista di un ipotetico insieme» (Macchia), una prova a sé stante che esaurisce un'esigenza personale dell'autore di venire a capo del proprio vissuto, storico e autobiografico.
La vicenda ha inizio con l'annuncio dell'unione in seconde improbabili e tardive nozze tra don Ippolito Laurentano, capostipite di una famiglia aristocratica agrigentina, e Adelaide Salvo, matura e florida sorella di un facoltoso e intraprendente borghese, con appetiti illimitati e pochi scrupoli.
.....


Tratto dal sito: http://www.italialibri.net/opere/vecchieigiovani.html

Inoltre, quando si dice il fato, la casa di Pirandello, dove è situata anche la sua tomba, si trova fuori Agrigento in una località denominata, sicuramente lo sai, Kaos. :shock:

Quindi potresti collegare Fisica - Italiano (Pirandello) - Storia (il periodo storico in cui vive Pirandello) con coinvolgimento di tre docenti diversi.

Non mi sembra poi così male ;)

Tieni presente che è fortemente sconsigliato mettere nell'argomento più di 3 materie (come giustamente dice qualcuno, andrebbe bene anche una sola disciplina), sia perché il tempo che ti verrà concesso non sarà moltissimo (10 minuti, massimo massimo 15, perché poi ci deve essere il colloquio su tutte le materie), sia perché, per andare dietro ai collegamenti, rischi di dire poche cose e poco significative sulle singole discipline: potresti dare l'impressione di saltare arditamente di palo in frasca e questo sarebbe controproducente.

In generale il consiglio che mi sentirei di dare è quello di privilegiare, se possibile, l'originalità.

In una classe di liceo scientifico l'anno scorso è stata premiata con una alta valutazione una tesina sulla fisica del biliardo scritta (ovvio che ha preso anche da internet) da uno studente che gioca a biliardo a buon livello (in una squadra cittadina).

Cari saluti.

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Davide90
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Re: Una mano con i collegamenti?!

Messaggio da Davide90 » 16 mag 2009, 14:41

Anch'io avevo pensato alla termodinamica (uno dei miei argomenti preferiti, vedi anche la firma... :) ) per collegare l'entropia all'idea di tempo... L'idea me l'aveva data il prof di fisica: una volta ha detto di immaginare di essere fermi immobili in una stanza senza oggetti nè luce esterna. Come si fa ad avere una prova dello scorrere del tempo? Bè, l'unica quantità fisica che cambia spontaneamente con il passare del tempo è l'entropia, ad esempio osservando un cubetto di ghiaccio che si scioglie.
Detta molto male, l'idea principale era simile a questa.

Molto recentemente, ho trovato un ottimo collegamento a Calvino, nella cui visione del mondo la realtà moderna è come un labirinto, un reticolo complesso e articolato in cui la letteratura dovrebbe essere come una mappa per orientarsi nel labirinto della vita. E in una delle Lezioni Americane, parla proprio della crescente caoticità della società odierna e della sua "crescente entropia"... Come approfondimento è molto interessante, e se spiegato bene secondo me è molto calzante.

Vabbè, io mi sono tirato la zappa sui piedi cercando di fare una tesina sulla fisica subatomica (di cui non so ancora niente :roll: ), collegandola in filosofia al neopositivismo... Vedremo cosa ci salterà fuori... :?
"Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna." (Galileo Galilei)

La potenza della Termodinamica risiede nella sua Assoluta Generalità.

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Re: Una mano con i collegamenti?!

Messaggio da Timmo » 16 mag 2009, 15:36

Davide90 ha scritto:....... una tesina sulla fisica subatomica (di cui non so ancora niente :roll: ),
Qui c'è un link con gli appunti di un professore universatario che tenne un corso (per studenti delle scuole superiori) di fisica delle particelle elementari e degli accelleratori, che ho frequentato. (non sono molto ben impaginati ma ci sono parecchie cose interessanti).

http://www-dft.ts.infn.it/~peressi/Gior ... icelle.doc

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