Altro problemino simpatico degli SNS:
Dentro una sfera di raggio sono distribuite un gran numero di particelle, ciascuna di massa e carica , in modo tale che il loro numero per unità di volume sia lo stesso ovunque entro la sfera.
All’istante iniziale, si rimuovono i vincoli che tenevano ferme queste particelle e le si lascia libere di muoversi sotto la sola azione delle mutue interazioni elettromagnetiche. Si dimostri come all’aumentare del tempo la distribuzione delle particelle rimanga uniforme all’interno di una sfera, e si calcoli la velocità asintotica con cui aumenta il raggio di tale sfera.
SNS 2002/2003, n°3
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''Aoh, ma che sète tutti dè 'a lazio !?'' (cit. autista romano sulla maglia ufficiale dell'IPhO Team)
Re: SNS 2002/2003, n°3
Il caso è analogo a quello gravitazionale: l'unica forza che agisce su una carica è quella prodotta dal campo elettrico delle cariche contenute nella sfera posta sotto di essa. (Non sono molto chiaro ma penso che il caso gravitazionale sia ben presente a tutti). Questo fondamentalmente perché i conti in un caso o nell'altro "si fanno allo stesso modo".
PUNTO 1
Consideriamo una sfera di raggio r concentrica alla prima, con r < R_0.
Sia la densità di carica. Allora, a distanza r dal centro della sfera, il campo elettrico è radiale ed è dato da
, la forza subita da una carica q sulla superficie di una sfera di raggio r sarà dunque data da
da cui l'accelerazione
.
Consideriamo due particelle che stiano rispettivamente a distanze e dal centro. Il rapporto tra le loro due accelerazioni, in ogni istante, è dato da
, costante ad ogni istante. Esso sarà quindi uguale al rapporto tra gli spazi percorsi in uno stesso istante: se le due particelle, dopo un certo istante t, saranno distanti e dal centro, si avrà (*). Ma allora
e di conseguenza . Ma i rapporti appena scritti sono i rapporti tra i volumi sottesi dalle due particelle nei due istanti. Si vede quindi che tale rapporto è lo stesso per tutte le particelle, in un determinato istante t. Di conseguenza, se la densità diminuisce di un certo fattore x in una qualsiasi sfera concentrica alla prima, diminuisce dello stesso fattore x anche in tutte le altre sfere concentriche alla prima, e la densità globale rimarrà sempre uniforme.
(DIMOSTRAZIONE della (*): le due equazioni differenziali che descrivono il moto sono infatti, rispettivamente, e , con k costante, e se quindi esistono due soluzioni e alle rispettive equazioni differenziali, sarà ).
PUNTO 2. L'energia potenziale di una particella sulla superficie della sfera è
, dove N è il numero di cariche contenute nella sfera. (Si è approssimato N-1 a N visto che le cariche sono in gran numero).
All'infinito, la sua energia potenziale risulterà trasformata totalmente in energia cinetica, quindi
da cui
.
Ovviamente la velocità della particella più esterna è uguale alla velocità con cui la sfera a cui si riferisce il problema si ingrandisce. La velocità richiesta è quindi proprio .
P.S.: tutto questo ovviamente si sminchia se si richiede di esaminare anche le interazioni magnetiche... spero vivamente che non sia così! ahahah
PUNTO 1
Consideriamo una sfera di raggio r concentrica alla prima, con r < R_0.
Sia la densità di carica. Allora, a distanza r dal centro della sfera, il campo elettrico è radiale ed è dato da
, la forza subita da una carica q sulla superficie di una sfera di raggio r sarà dunque data da
da cui l'accelerazione
.
Consideriamo due particelle che stiano rispettivamente a distanze e dal centro. Il rapporto tra le loro due accelerazioni, in ogni istante, è dato da
, costante ad ogni istante. Esso sarà quindi uguale al rapporto tra gli spazi percorsi in uno stesso istante: se le due particelle, dopo un certo istante t, saranno distanti e dal centro, si avrà (*). Ma allora
e di conseguenza . Ma i rapporti appena scritti sono i rapporti tra i volumi sottesi dalle due particelle nei due istanti. Si vede quindi che tale rapporto è lo stesso per tutte le particelle, in un determinato istante t. Di conseguenza, se la densità diminuisce di un certo fattore x in una qualsiasi sfera concentrica alla prima, diminuisce dello stesso fattore x anche in tutte le altre sfere concentriche alla prima, e la densità globale rimarrà sempre uniforme.
(DIMOSTRAZIONE della (*): le due equazioni differenziali che descrivono il moto sono infatti, rispettivamente, e , con k costante, e se quindi esistono due soluzioni e alle rispettive equazioni differenziali, sarà ).
PUNTO 2. L'energia potenziale di una particella sulla superficie della sfera è
, dove N è il numero di cariche contenute nella sfera. (Si è approssimato N-1 a N visto che le cariche sono in gran numero).
All'infinito, la sua energia potenziale risulterà trasformata totalmente in energia cinetica, quindi
da cui
.
Ovviamente la velocità della particella più esterna è uguale alla velocità con cui la sfera a cui si riferisce il problema si ingrandisce. La velocità richiesta è quindi proprio .
P.S.: tutto questo ovviamente si sminchia se si richiede di esaminare anche le interazioni magnetiche... spero vivamente che non sia così! ahahah
Re: SNS 2002/2003, n°3
Ogni campo magnetico generato su una carica Q da un'altra carica q, si annulla con il campo generato dalla carica q' che si muove rispetto a Q simmetricamente a q. Per cui non ci dovrebbe essere di cui preoccuparci .Gauss91 ha scritto:tutto questo ovviamente si sminchia se si richiede di esaminare anche le interazioni magnetiche... spero vivamente che non sia così!
''Aoh, ma che sète tutti dè 'a lazio !?'' (cit. autista romano sulla maglia ufficiale dell'IPhO Team)
Re: SNS 2002/2003, n°3
Per il punto 1 non si poteva dire che essendo la sommatoria delle forze esterne = 0 il centro di massa non si muove e rimane nel centro(perchè la sfera all'inizio era uniforme): quindi supponendo che in un dato istante una data zona ha una particella in meno di un'altra,si arriverebbe a dire che il centro di massa non è al centro come prima cioè si è spostato.
Re: SNS 2002/2003, n°3
No; ad esempio, se tutte le particelle fossero andate sul bordo della sfera, il centro di massa sarebbe rimasto comunque fermo ma la densità non sarebbe uniforme.Omar93 ha scritto:Per il punto 1 non si poteva dire che essendo la sommatoria delle forze esterne = 0 il centro di massa non si muove e rimane nel centro(perchè la sfera all'inizio era uniforme): quindi supponendo che in un dato istante una data zona ha una particella in meno di un'altra,si arriverebbe a dire che il centro di massa non è al centro come prima cioè si è spostato.
"Per un laser, si passa da temperature positive a temperature negative non passando attraverso 0 K, ma passando attraverso l'infinito!" (cit.)
"Perché dovremmo pagare uno scienziato quando facciamo le migliori scarpe del mondo?" (cit.)
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Re: SNS 2002/2003, n°3
VeroPigkappa ha scritto:No; ad esempio, se tutte le particelle fossero andate sul bordo della sfera, il centro di massa sarebbe rimasto comunque fermo ma la densità non sarebbe uniforme.Omar93 ha scritto:Per il punto 1 non si poteva dire che essendo la sommatoria delle forze esterne = 0 il centro di massa non si muove e rimane nel centro(perchè la sfera all'inizio era uniforme): quindi supponendo che in un dato istante una data zona ha una particella in meno di un'altra,si arriverebbe a dire che il centro di massa non è al centro come prima cioè si è spostato.